Grotte di Frasassi
Tempo di visita: 6/8 ore.
Distanza dalla riviera: da 74 a 83 Km.
IL PIU' IMPORTANTE COMPLESSO IPOGEO D'EUROPA
Gigantesche concrezioni, candide stalattiti, alte stalagmiti: un magico mondo sotterraneo dalle affascinanti forme.
COME ARRIVARE
La visita alle famose grotte e ai suoi dintorni, in un'itineario tra arte e natura, richiede un'intera giornata: si consiglia così di partire nella prima mattinata. Dalla Riviera si seguono le indicazioni per la strada statale 16, da percorrere in direzione Pesaro. Dopo circa 10 km si prende la superstrada 76 Ancona – Roma , in direzione Roma. Il tragitto lineare consente di ammirare il tipico entroterra marchigiano: colline variamente coltivate, piccoli paesi arroccati sui crinali e, ma mano che si procede verso l'interno, avamposti appeninici. Si esce a Genga – Sassoferrato, seguendo le indicazioni per Frasassi. Le grotte sono comunque facilmente raggiungibili da tutte le località italiane: autostrada A 14 (Bologna – Canosa), casello di Ancona Nord, la superstrada Ancona-Roma, uscita Genga – Sassoferrato; linea Ferroviaria Ancona-Roma, stazione Genga – San Vittore Terme.
COSA VISITARE
Dopo aver parcheggiato nella grande area di sosta di San Vittore, frazione ai piedi del comune di Genga, si sale per la strada principale sino a raggiungere l'entrata delle grottedi Frasassi, nella gola omonima. Le grotte sono parte di un complesso sistema ipogeo che si estende per circa 18 chilometri all'interno del Parco regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, un'oasi di verde ricca di storia e arte. Scoperte nel 1971 e aperte al pubblico dal 1974, le spettacolari cavità sono già state visitate da oltre dieci milioni di persone. In un'ora circa di itinerario silenzioso e agevole si possono ammirare gli involontari capolavori della natura valorizzati da un sapiente uso dell'illuminazione, opera dello scenografo Cesarini da Senigallia. Piccoli laghi, stalattiti intarsiate, lucenti stalagmiti, sale con arabeschi di cristallo e alabastro dai nomi più fantasiosi: il maestoso Abisso Ancona, la Sala dei Duecento, il Grand Canyon, la Sala delle Candeline, la Sala Bianca, la Sala dell'Orsa e quella dell'Infinito.
Ritornati al parcheggio, si consiglia di visitare l'adiacente chiesa romanica di San Vittore alle Chiuse. Dopo aver consumato il pranzo presso una delle tante strutture di ristorazione presenti nella zona, in cui si può gustare la tipica cucina locale, si riprende l'auto per salire alla grotta del Santuario. Il breve tragitto, appena un kilometro e mezzo, conduce all'apposita area di sosta; di qui ci si incammina verso la suggestiva cavità: nel suo antro si trovano un antico monastero e l'ottocentesco tempietto del Valadier.